domenica 17 febbraio 2013

Io, il populista!



Antonino Costa
Definizione di populista:
[po-pu-lì-smo] s.m.
1 Atteggiamento o movimento politico tendente a esaltare il ruolo e i valori delle classi popolari
2 spreg. Atteggiamento demagogico volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto, della loro opportunità
3 Movimento rivoluzionario russo della fine del sec. XIX, che propugnava l'emancipazione delle classi contadine e dei servi della gleba attraverso la realizzazione di una sorta di socialismo rurale
4 In ambito artistico, raffigurazione idealizzata del popolo, presentato come modello etico positivo.

Per cominciare : io sono nel popolo , con il popolo e per il popolo e vengo dal popolo . Le mie origini come quelle della stragrande maggior parte di noi, sono “popolane” . Mio padre è stato semplicemente un lavoratore e mia madre pure , e anche i miei antenati perlomeno quelli recenti sono di umili origini . Ecco il primo punto : il popolo è la parte bassa della classe sociale, quelli di umili origini, cioè : contadini, artigiani, operai, piccoli  imprenditori, etc, etc… Oggi con questa crisi sistemica fanno parte del popolo anche professionisti che fino a ieri credevano di appartenere a classi di rango più elevato, come ,medici , avvocati, bancari, negozianti ,medi imprenditori, insegnanti compreso i docenti. In pratica il capitalismo finanziario odierno ci ha resi tutti un po’ più uguali ,cioè con meno diritti, con redditi più bassi, precari a vita e soggetti a ricatti di ogni genere , impauriti e senza una prospettiva rassicurante di  futuro. E per tutti intendo la stragrande maggioranza di noi che vive di economia reale, che sia attività primaria ,secondaria, o terziaria ,tutti abbiamo in comune il fatto di dover lavorare per vivere. Esistono una categoria di persone che vivono senza lavorare e guadagnano manipolando il denaro che  non è neanche di loro proprietà : i banchieri e tutti coloro che per vario titolo e funzione vivono di rendita e trafficando con la finanza. Questa categoria si arricchisce semplicemente manipolando il denaro altrui, usufruendo della  ricchezza prodotta da altri, con l’intermediazione finanziaria , con i prestiti ad usura , e la creazione di montagne di prodotti finanziari derivati. Sono riusciti nell’incredibile impresa di avere oggi un’equivalente finanziario che è di ben 12 volte più alto del valore del P.I.L mondiale .
Prima di conoscere il significato letterale della parola “Populista” ero convinto anche io come tanti che si trattasse di qualcosa di estremamente negativo, ma da come si può notare dalle definizioni si tratta di una parola neutra nella sua forma primaria. E poi mi sono chiesto quando il popolo chiede giustizia, se e quando chiede semplicemente di poter vivere la propria vita nel rispetto e con dignità, se chiede la possibilità di partecipare e di godere di giustizia e di sicurezza sociale e personale , come è possibile essere accusati  di populismo? Non sarà che chi  usa quella parola vuole semplicemente strumentalizzare la situazione facendo apparire negativo il proprio rivale politico? Spesso alle proposte del populista non si replica nel merito ,attraverso un confronto serio e argomentato, no , è meglio lanciare uno slogan del tipo: sei un populista! Tu vuoi assecondare il popolo bambino ,per carpirne il consenso e poi fregarlo! Non riesco ancora a capire , se c’è qualcuno che denuncia la situazione odierna come estremamente iniqua , se ci dice che l’attuale Europa non è più figlia dei popoli ,ma una nemica  estranea e incomprensibile , se ci dice che si vorrebbe un mondo più a misura dei popoli e d’uomo allora siamo populisti? Se si denuncia che le regole con cui viviamo e che questa Europa estranea ci impone sono sbagliate perché anti-democratiche e sostanzialmente fanno pendere la bilancia verso le élite finanziarie impoverendo il “Popolo” allora siamo dei populisti nel senso dispregiativo?? Se ci dice che dobbiamo riprendere in mano le redini delle nostre vite attualmente date in comodato d’uso a quei signori lì è sbagliato? 
Be’ allora anche io insieme a miliardi di persone che vivono su questo pianeta sono un “ populista”, perché voglio un mondo più giusto ,perché comunque appartengo al popolo, perché nessuno deve rubarci le nostre vite e dei nostri figli, perché nessuno deve decidere chi può vivere e chi deve morire, perché nessuno deve impossessarsi più del nostro futuro!
Noi siamo popolo e dunque “Populisti” !
Ah! A proposito ,il primo populista ufficiale della storia umana  è stato Gesù Cristo, e abbiamo visto come è finita.


Antonino Costa.

martedì 5 febbraio 2013

False Flag




Ovvero: come ti assoggetto la democrazia e i cittadini con l’uso  controllato dell’informazione ufficiale.

“False flag” Termine generico con cui si identificano operazioni di depistaggio , e , cioè,  consiste nell’attuare una strategia sotto falsa bandiera , in modo tale da infiltrarsi tra le file nemiche e compiere azioni di sabotaggio . Nel campo militare aeronautico con questo termine vengono identificare tutte quelle contromisure atte a depistare i missili di offesa che vengono lanciati dall’aereo aggressore contro l’aereo bersaglio ; per esempio i razzetti che vengono rilasciati dall’aereo bersaglio per depistare il missile in arrivo a guida di calore , che in

domenica 6 gennaio 2013

Le due anime inconciliabili del partito democratico.



Fino a qualche tempo fa , faticavo a capire che cosa non andasse nel’ anima nascosta e profonda del partito democratico, oggi con la crisi economica in atto , e dopo alcune riunioni a cui ho partecipato , credo di aver compreso che cosa stona in questo partito.
Ci sono cose in natura che sono antitetiche, e anche quando convivono in uno stesso organismo ,o ambiente ,non possono coesistere contemporaneamente nello stesso momento . Per esempio : Il giorno e la notte, la vita e la morte , l’acqua e il fuoco, e via discorrendo….. . Non è possibile per esempio fare convivere il ghiaccio e il caldo tropicale, a meno che non si creino ambienti artificiali che li separino, esattamente come per il Liberismo estremo e il socialismo anche quando esso fosse moderato. Intendiamoci io sto estremizzando, è chiaro che esistono sempre dei momenti di incontro fra due elementi estremi , per esempio l’alba o il tramonto è il momento in cui il giorno e la notte si incontrano, ma poi una delle due componenti dovrà prevalere. La crisi di questo momento storico sarà foriera di rivoluzioni epocali, perché rimetterà in discussione dogmi che ormai sembravano inossidabili, soprattutto nel campo culturale e ideologico. L’esperimento che con la nascita del partito democratico si voleva mettere in campo, sta attualmente dimostrando tutti i limiti di una convivenza impossibile . La così detta “terza via” teorizzata da Tony Blair con il partito laburista in Gran Bretagna , e cioè quella di fare convivere il socialismo redistributivo con il neo-liberismo si sta dimostrando sostanzialmente un’utopia. Esattamente come il giorno e la notte che possono convivere soltanto per pochi momenti ,anche queste due componenti estreme della convivenza umana non possono coesistere .
La nascita de Partito Democratico.
Il partito democratico Italiano ha visto ufficialmente l’alba nel 2007 , sull’onda del presupposto che si potessero fare convivere nello stesso movimento politico il socialismo e il neo- liberismo , il cattolicismo e il laicismo avendo però come base elettorale essenzialmente la classe media e quella lavoratrice popolare. La base di questo partito è di provenienza comunista-socialista (Ds, PDS, e poi PD) ,e poi l’incontro con la ex Margherita che pur stando a sinistra del panorama politico aveva all’interno un’ area di così detto liberismo di sinistra , una componente laica e cattolica integrale e una componente socialista. Praticamente era soltanto un contenitore ad uso elettorale . Da questa nuova unione , è scaturita una strana creatura ;  un nuovo contenitore con una livrea  luccicante , i riti democratici che si celebrano al suo interno ,sono appunto soltanto riti  privi di sostanza, si decide di tutto e di più ,ma nella realtà il materiale politico risulta non essere affatto all’altezza della situazione , non c’è capacità di incidere realmente nella situazione vigente, e la crisi in atto non trova soluzione ,anzi si è già aggravata ,anche con il concorso del PD. La classe dirigente è ancora sostanzialmente la vecchia nomenclatura dei due ex partiti, e la base degli iscritti si sta assottigliando velocemente. La confusione e il disagio della base dei militanti ,che in larga parte hanno compiuto un percorso nel PDS , è ormai palpabile.
La  nascita del partito Democratico ,è stata favorita anche dall’anti Berlusconismo, e dallo stesso Berlusconi che facendo leva su un anticomunismo tutto ideologico, di fatto fazioso e inesistente (in quanto è difficile trovare ancora qualche vero comunista), negli anni scorsi ,ha favorito la divisione degli Italiani fra: Simpatizzanti a tutto tondo, talvolta affetti da vera e propria infatuazione , e coloro che pur non avendo molta simpatia nei suoi confronti pensavano di sfruttarne il consenso per propri fini ,la Lega Nord per esempio , nonché opportunisti e faccendieri desiderosi soltanto di approfittare della situazione per arricchirsi , caricando il tutto sulle spalle del debito pubblico e quindi di tutti gli Italiani, e poi quelli che per i motivi più disparati gli erano avversi.
Sulla scia di questa avversione si è inserita la nascita del PD , che ha creato un contenitore amorfo, con soggetti la cui visione ideologica è nei fatti inconciliabile, ma che potevano coesistere sull’onda dell’anti Berlusconismo. Il PD attualmente come partito non ha ancora avuto l’occasione di essere al governo, tranne nella breve parentesi in cui ha appoggiando il governo di M. Monti. Le uniche elezioni politiche della sua ancora breve storia sono state vinte da S. Berlusconi  nel 2008 ,e il partito ha potuto mantenere la sua coesione interna sulla scia dell’avversione per Berlusconi . Credo che si sarebbe potuto andare avanti ancora un po’ , e magari vincere le prossime elezioni mantenendo intatte tutte le contraddizioni fin qui messe in evidenza; ma all’improvviso sono arrivati e in modo prepotente gli effetti di questa crisi economica mondiale, che come già spiegato da me in precedenti scritti ingloba al suo interno anche una crisi culturale  valoriale e sociale, di cui una delle contraddizioni (socialismo redistributivo/Iper liberismo) è pienamente presente nel DNA de PD. Fin qui il percorso di questo partito politico è stato relativamente facile , in pratica non ha dovuto prendere posizioni politiche di rilievo e quindi non si è ancora espresso su nulla, perché non era al PD che toccava governare. Fino ad oggi….. , ma  da già da adesso la situazione è cambiata, e gli attuali parlamentari si sono seduti al governo insieme ai vecchi nemici del PDL, e per di più votando a colpi di fiducia gli attuali provvedimenti del governo Monti, che sono fortemente depressivi e iniqui , ma propagandati come salvifici  . Adesso le responsabilità difronte ad un elettorato popolare cominciano a farsi evidenti, e le contraddizioni ideologiche diventano non più gestibili. Il buon Berlusconi (si fa per dire) ha smesso di aiutate il PD , avendo agevolato la dissoluzione del suo movimento politico personale ,il PDL , che sull’onda di una corruzione diffusa (agevolata dal suo comportamento dissoluto) e di una sostanziale inutilità della sua politica nella difesa degli interessi nazionali e quindi anche dei suoi illusi elettori . Il PD adesso si troverà solo , senza più la spalla dell’anti Berlusconismo, dovrà vedersela con le sue pressanti contraddizioni , che diverranno evidenti in particolare a tutti i suoi elettori , che sono essenzialmente lavoratori dipendenti e piccola e media industria , senza più credito facile e con redditi e diritti sempre più precari , servizi sociali in bilico, e in ogni caso fortemente depotenziati , e relativa sicurezza sociale compromessa . Presto  si accorgeranno che volendo salvare l’Italia  (come dicono di aver fatto con M. Monti)) hanno condannato gli Italiani , e svenduto l’economia Italiana (o quel che resta) ad interessi stranieri.
Al netto del rito delle primarie , sarebbe interessante capire come fare convivere nel prossimo programma elettorale per le politiche ,posizioni fra loro fortemente contrastanti, il partito per esempio starà  con il “ Lavoro” o con la “Finanza”?? Starà con l’Italia e i suoi interessi oppure con quelli della cricca UE –BCE-FMI ?? Vorrà uno stato che torni a guardare agli interessi dei propri cittadini (che poi sono anche i suoi elettori) o a quelli dei mercati?? In Italia poi vorrà attuare politiche redistributive oppure proseguire nella scia di M. Monti?? Sui problemi etici (che forse sono anche più facili da risolvere) cosa prevarrà , l’aderenza ai dettami della Chiesa oppure la visione laica dello stato?? L’elenco potrebbe continuare a lungo , ma credo che i punti appena elencati già evidenziano il gravoso compito che aspetta questo partito . La crisi attuale costringerà il PD a scegliere, e questo è un bene, si può essere liberisti , trovo lecito avere questa visione della società e della economia , ma poi va chiarito al proprio elettorato che è questa la visione politica del partito , e se gli interessi del lavoro e dei lavoratori non sono una priorità è cosa che va detta. Così all’opposto si può avere una visione diversa, ed allora adottare scelte coerenti , ma non sarà più consentito  adottare una linea politica ambigua, utile soltanto ad intercettare il voto popolare per poi fare gli interessi di banchieri  faccendieri e multinazionali. La cosa che non si potrà più fare sarà quella di pretendere di stare con tutti , strizzare l’occhio alla classe media e poi fare gli interessi reali della finanza e del grande capitalismo, ormai nettamente in rotta di collisione con la popolazione. Non sarà più sufficiente dare del populista a chi non si allinea (che poi il populista sta teoricamente con il popolo ) , non si potranno più rimandare le risposte concrete, perché i problemi diventano sempre più pressanti , e a pochi ancora interesseranno i riti democratici che, seppur importanti, rimangono pur sempre riti con cui non ci paghi le bollette, e poco importa se vince Renzi o Bersani , ciò che conta sono le politiche che verranno adottate , e il coraggio per ribellarsi a questa Europa estranea nei fatti ai nostri interessi.
Termino con qualche domanda e una costatazione; recentemente scrissi in “morire per l’Euro” che la politica sarebbe stata chiamata a pagare un prezzo enorme a causa della crisi in atto, cosa che sta già avvenendo, con questa affermazione intendevo dire che ad essere ridotti e decurtati sarebbero stati “gli attuali partiti politici presenti sulla scena nazionale “ e questo non soltanto per l’insopportabile livello di corruzione, ma anche e soprattutto per l’infimo livello della nostra attuale classe politica . Tutti gli organismi amministrativi sono già nel mirino , è  iniziata la grande sforbiciata. Intendiamoci attualmente si stanno riducendo soltanto gli spazi di democrazia  e non ancora i costi di questa politica  cialtrona e incompetente ,  svuotata di qualsiasi potere reale dai mercati e dalla BCE, che non solo fa del male al paese ma anche a se stessa . Se continua a comportarsi così diverrà irrilevante agli occhi dell’elettorato , (come lo è nei fatti non avendo più nessuna possibilità di incidere sull’economia del paese) e verrà spazzata via da sommosse popolari, insieme alla democrazia di cui godiamo ancora formalmente oggi.  Si dice che normalmente si esce da una deflazione come quella in atto attualmente con una dittatura , e viceversa l’inflazione entro certi limiti è garanzia di democrazia . Speriamo che il danno maggiore non diventi proprio questo tragico passaggio.  La domanda per il PD è proprio questa , potrà reggere alle sfide epocali che abbiamo davanti un partito come questo?? Quale delle due anime prevarrà? Ad oggi la strada è già stata segnata con la partecipazione al governo Monti, e quello che fin qui si è visto è molto preoccupante per la sopravvivenza del partito stesso, inseguire il neo-liberismo sul suo terreno è sadismo puro per la base elettorale ed è masochismo puro per il partito ….Comunque molto presto potremo constate quale sarà la sorte nostra e del nostro paese.
Per il momento posso constatare che le primarie del partito sono state celebrate , e anche se dovevano essere di coalizione la sfida finale è stata fra Bersani e Renzi, e nonostante che abbia vinto Bersani ,quindi l’ala un pò meno liberista, resta confermato quanto ho espresso prima, tanto è vero che S. Berlusconi tornato nuovamente sulla scena politica con una sua autocandidatura  vorrebbe  Renzi  in squadra , riconoscendo in esso un uomo di indole liberiste.
Il PD attualmente corre il rischio reale di attraversare una profonda crisi interna, perché essere di sinistra nella mente delle masse popolari significa incarnare quelli ideali tipici della sinistra socialista e non perseguire il neo-liberismo sul suo sentiero. Se alle prossime elezioni il PD divenisse partito di governo dovrà fare scelte terribili dal punto di vista economico, proprio perché l’agenda dettata dalla UE ha poco a che fare con quei valori sociali di che la sinistra dovrebbe perseguire, e sarà costretta a fare scelte che renderanno evidente a tutti e particolarmente al proprio bacino elettorale da che parte  batte il cuore. Inoltre pare abbastanza evidente che attualmente il confine fra il conservatorismo neo-liberale e l’attuale sinistra sia ormai quasi del tutto inesistente , e pertanto destra e sinistra stanno divenendo la fotocopia uno dell’altra ; le prossime elezioni potrebbero essere la corsa fra due visioni dell’esistente , uno sarà il gruppo di partiti pro euro e dei diktat dell’UE (in particolare della Germania) e l’altro anche se con sfumature diverse avversi all’euro e ai diktat Tedeschi, il PD corre il serio rischio di incarnare oggi il conservatorismo Europeo, ligio ai diktat della BCE e della Germania, nonché ferma sostenitrice della cosi detta “agenda Monti”  . L’agenda elettorale di Monti almeno quella annunciata e da lui stesso e  redatta su Internet, attualmente sembra perfino più a sinistra di quella del PD ,che in vista di una sua probabile vittoria è perfino più inutilmente severa di quella Montiana.
Vedremo presto…….

Antonino Costa.

sabato 10 novembre 2012

Come ti privatizzo una nazione all’insaputa dei cittadini.



Quello che è successo negli ultimi venti anni in Italia , ma anche in tanti altri paesi Europei  ,ha dello stupefacente , senza accorgerci  di nulla ci siamo trovati all’improvviso privatizzati da una finanza arrogante e fraudolenta. Il gioco è così semplice nella sua essenza che ci si stenta a credere, ed infatti ai più sembra inverosimile . Il fatto che ad oggi pur in presenza di una crisi finanziaria che è sicuramente la più grave che il mondo abbia mai visto non si riesca a porre alcun argine all’ sistema finanziario-capitalista è la prova provata di come stanno realmente le cose e chi detta le condizioni attualmente.
In questo momento storico la politica nostrana anziché porre freno al dilagare dei disastri creati dalla finanza , preferisce affondare  la nave che li sta trasportando , facendosi imporre dalla solita lobby finanziaria e per mano dei paesi nord Europei  in particolare dalla Germania, una disastrosa politica di Austerity , con conseguente adozione di una stretta finanziaria a scapito dell’economia reale, anziché agire sulla cause .
Quando si perseguono politiche deflattive come sta avvenendo adesso ,la storia insegna che alla fine all’uscita del tunnel ci aspetta un sistema dittatoriale, e non come dice il nostro insigne attuale primo ministro : la luce.  M.Monti oltretutto è già una faccia di questa dittatura,  e lui stesso non fa nulla per nasconderlo, quando dichiara che con le prossime elezioni non ci sarà nessuna vera novità ,perché il nostro paese è incapace di qualsiasi rigurgito di orgoglio e di indipendenza , e men che mai di un qualche tipo di atto rivoluzionario.  In altre occasioni solenni ha pure dichiarato in modo del tutto esplicito che l’attuale crisi economica in alcune fasi è pilotata per costringere i popoli europei a cedere la loro sovranità a strutture terze. Non importa quale sarà il colore del prossimo governo o chi sarà il primo ministro, perché le politiche economiche sono già state decise e dettate da altri, e cioè dal F.M.I (cioè i banchieri) la BCE , e l’UE, e quindi la strada è  tracciata, e chiunque governi dovrà semplicemente come un buon amministratore burocrate adeguarsi ad essa. Questa situazione sta togliendo fiato a tutti noi , che cominciamo a domandarci perché fare le elezioni politiche quando chiunque governi in realtà ,più che governare in nome e per conto del popolo e di un programma elettorale, ci sta amministrando per conto di altri, e cioè ci sta asservendo ad altri poteri???
Una dimostrazione di quanto affermo viene fornita da ciò che sta succedendo nei vari paesi europei, a cominciare dagli  enti locali di Italia , Spagna , Grecia ., e cioè i soliti PIIGS , ma non è detto che presto il resto dell’Europa non si troverà sulla stessa linea di fuoco. Sull’onda di una presunta autonomia locale, si è dato ai comuni ,provincie e regioni la facoltà di spendere e di indebitarsi con il sistema finanziario e bancario in nome e per conto  dei cittadini che i politici dicono di rappresentare. Il sistema finanziario che è di fatto tutto privato compresa la banca d’Italia e la BCE, ha approfittato a man bassa di questa situazione , favorendo senza vincolo alcuno l’ indebitamento dei cittadini direttamente verso il sistema finanziario privato , con la scusa di dover continuare a finanziare i servizi essenziali, i comuni e gli altri enti, spinti dal bisogno, e guidati dall’ incoscienza, hanno acceso mutui bancari con coperture assicurative, e strumenti finanziari strutturati come CDO, CDS e altri derivati finanziari, e quanto altro la fantasia creativa del sistema finanziario ha potuto inventare ,tutto questo nonostante l’altissima tassazione a cui i cittadini sono sottoposti, per cui già quei servizi sarebbero dovuti essere ampiamente ripagati  . In Italia poi la nostra classe politica provvista di un robusto appetito, per mezzo di una corruzione diffusa ha peggiorato enormemente la situazione, e inoltre si è astenuta attentamente  dal vigilare (per manifesta incapacità) su ciò che stava succedendo sotto i loro occhi e con la loro complicità. Il danno peggiore non è stata la corruzione in sé che per quanto deprecabile e penalmente perseguibile da sola non sarebbe riuscita a tanto, ma il fatto di aver lasciato alla finanza libero arbitrio di poter compiere impunemente tutte le scorribande che gradivano ,hanno permesso loro nell’arco di pochi anni di divenire i veri padroni dei nostri beni comuni. La desolante fotografia che si dispiega ai nostri occhi sono un infinità di enti locali sull’orlo del fallimento finanziario, e almeno trentotto comuni già di fatto falliti. La città di Alessandria per esempio ha un buco comunale di almeno 100 milioni di euro , si dice che la regione Piemonte ne abbia 10 miliardi di euro, e l’elenco sarebbe ancora lungo, ma ognuno attraverso una ricerca personale può scoprire  il resto. Come sempre il punto politico è quello che ci interessa di più , e la domanda che mi viene spontanea è : ma se i cittadini di quel dato comune provincia o regione non potranno ripagare il debito (come sta accadendo) la banca che farà?? Bè visto come stanno attualmente le cose si comporterà nello stesso modo in cui si comporterebbe con un singolo individuo  che ha un mutuo immobiliare, gli pignora la casa ed i beni . Ed ecco che di fatto i beni di quel ente comune provincia o regione che sia, diventano di proprietà del sistema finanziario, sottraendone la legittima  proprietà ai cittadini. Quindi scuole, ospedali , strade , acquedotti, terreni e perfino i cimiteri ,e,  tutto quello che di fatto è l’essenza del vivere in comune, diviene di proprietà privata di terzi. Bisogna ammettere che si tratta di un ottimo stratagemma per spogliare  dei beni comuni la collettività ,ponendoli nelle sapienti mani della solita élite bancaria, e con la complicità della politica stessa, e aggiungo io …..senza tirare fuori realmente denaro, di quello ne hanno quanto ne vogliono e… gratis, per giunta. Oggi la vendita degli ultimi gioielli di stato è una realtà, e difatti pezzi di Fimeccanica, Eni, e perfino monumenti secondari comunque patrimonio di tutti i cittadini stanno per passare di mano, caserme dismesse ,ospedali abbandonati che sono costati fior di tasse ai cittadini e qualsiasi manufatto che può essere sottratto alla collettività verrà regalato ai soliti noti.




La proprietà della moneta. 



Il quarto potere di una nazione a prescindere dal regime politico con cui è governata, è senza dubbio la facoltà di stampare moneta e la proprietà della stessa. Attualmente in Europa questo servizio è totalmente privatizzato, cioè gli stati per poter finanziare le loro attività anche le più elementari anziché stamparsi in proprio il denaro occorrente, devono prenderlo dai mercati privati , ai tassi di interesse decisi da loro stessi ,e, nella quantità programmata dai medesimi. Questo fatto da solo azzoppa uno stato, che non è più in grado di programmare le proprie politiche economiche, perché di fatto questa decisione è stata appaltata ad un sistema terzo, che decide sulle politiche economiche senza averne la titolarità ,in quanto mai eletti da nessuno ,e, che ha attualmente come unico obbiettivo il proprio profitto e l’allargamento della propria sfera di influenza sull’intera collettività nazionale. Bene, tutto questo di fatto è già in atto ,e la crisi che si dispiega ai nostri occhi ne è la prova più evidente. Questo da solo sarebbe già in grado di spiegare il perché la nostra intera collettività sta subendo una privatizzazione coatta da parte di forze terze, se il denaro che usiamo viene emesso da enti privati , saranno loro a decidere come e quando e a quali condizioni lo puoi spendere ,e quanto ne puoi avere  ,e col tempo visto che il sistema è di fatto “truffaldino” si è determinata la condizione che stiamo vivendo noi oggi , la proprietà di tutti i beni comuni e la gran parte dei beni posseduti dalla collettività in special modo dalla classe media e medio bassa passerà di mano in capo a pochi straricchi.  La visione ideologica che sottostà a questa mostruosa privatizzazione delle nostre vite si chiama “Neo-Liberismo” di cui ho già parlato ampiamente in altri miei scritti. Il difetto di gran parte delle ideologie è che volendo piegare la realtà alla loro visione finiscono per essere irrealistiche ,perché non tengono conto del oggettività e della flessibilità della realtà stessa. Il neo-liberismo, che è divenuto anche una teoria economica, con la scusa affascinante di volere liberare la società dalla presenza invadente della politica ,si auto legittima con la  pretesa che la sua adozione determina anche un maggior benessere economico per tutti  ,finendo nei fatti per realizzare il suo contrario. In questo è esattamente uguale all’ideologia Comunista , nella parte dove ci si immagina di poter fare a meno dello stato come ente regolatore degli interessi generali . La prima ha già (dopo aver fatto i suoi danni) passato la mano , ora tocca alla seconda e cioè al neo-liberismo (non senza prima aver fatto i suoi danni e arrecato una buona dose di sofferenze) . La mia personale speranza è che possano salvarsi tutte quelle parti che vanno nel senso di una maggior democrazia e partecipazione, e che vengano abbandonate quelle forme di pensiero neo-liberale che invece  vanno nel senso opposto. Faccio una grandissima fatica ad immaginare un mondo dove un centinaio di milioni di cittadini si appropriano di tutto (il famoso un per cento dei più ricchi),lasciando il restante 7,4 miliardi (attualmente) ,in miseria , senza dignità e senza speranza alcuna. Faccio anche un enorme fatica a pensare che questi se ne stiano buoni  a subire  , senza accennare ad una minima reazione. Capisco anche che  l’attuale élite capital finanziaria aspirerebbe a mantenere il più a lungo possibile il sistema in vigore che li vede superfavoriti,  ma forse dovrebbero rendersi conto che non conviene neanche a loro che questo avvenga. Ritrovarsi circondati da orde di disperati a cui è divenuto evidente e manifesta la realtà circostante , perché la vivono sulla propria pelle e sono in grado di verificarla nonostante i mass media addomesticati, non favorirà affatto il loro mantenimento al potere. Il mondo è divenuto un luogo unico e piccolo ,e sarà sempre più difficile trovare un posto dove continuare l’esercizio del potere come quello attualmente in vigore, soprattutto con il ruolo dell’informazione libera  che diverrà sempre meno controllabile .


Antonino Costa                                                                             10 novembre 2012

giovedì 1 novembre 2012

Le domande scomode che i cittadini Italiani ed Europei dovrebbero porsi.




Attualmente, e non è  più un segreto ,l’unione Europea è in profonda crisi . I cittadini Europei distratti da gadget e pubblicità ,dovrebbero cominciare a porsi alcune domande topiche su ciò che ci attende , e su chi è la nostra classe dirigente politica ed economica. Ma andiamo direttamente al punto e cominciamo con la prima domanda, preceduta da una premessa.
L’unione Europea nacque dopo la disastrosa seconda guerra mondiale, e la motivazione era nobile e condivisibile: fare di questo continente un’oasi di pace e prosperità, con istituzioni libere e democratiche , rispettose dei diritti di tutti,  minoranze comprese , e con una fortissima impronta solidale. I paesi che vi aderirono e che successivamente hanno liberamente continuato ad aderirvi, lo hanno fatto sotto la spinta di.....

domenica 7 ottobre 2012

La sovranità nazionale e la questione monetaria.



Di Antonino Costa.
Questo mio breve lo dedico a tutti coloro che continuano a pensare che l’Italia goda ancora della sovranità nazionale, e che l’Europa e le sue istituzioni siano sinonimo di democrazia e progresso sociale ed economico.
In questi tempi si parla molto delle nostre istituzioni, del fatto che non funzionino, e che i nostri partiti siano in realtà un concentrato di corruzione e di malaffare . Tutto vero, io scrissi recentemente in “Morire per l’Euro” che il livello di competenza dei nostri politici delle istituzioni nazionali ed Europee è talmente infimo che non si riesce neanche più a misurare. Scrissi che data la nostra attuale situazione di crisi profonda e per certi versi irreversibile, che la politica nostrana avrebbe finito lei stessa per pagare un prezzo altissimo per la sua dabbenaggine. E’ vero i nostri politici sono una massa di cialtroni incompetenti (tranne rare eccezioni) in tutti i luoghi che essi occupano. La politica clientelare si è talmente diffusa che in questo momento non è possibile per nessuno fare altro tipo di politica , per esempio quella vera che serve gli interessi del paese anziché quelli personali ,o magari del sistema finanziario e……quelle di paesi stranieri. Si avete capito bene , sono al tal punto rintronati e incompetenti che si sono messi al servizio di interessi stranieri e