- Costa
Se venissi da un altro sistema stellare, e
atterrassi improvvisamente in Italia farei fatica a capire...Non c'è una crisi
alimentare, ringraziando il signore c'è ancora da mangiare, la benzina non
manca, le strade sono ancora piene di automobili, i servizi esistono ancora, le
pensioni vengono erogate , gli scaffali dei negozi e dei supermercati sono
ancora pieni di merci, e la gente compra ancora... Quindi siamo in crisi
economica, ah...dimenticavo continuo a vedere crescere gli immigrati , tanto
che in una città piccola come quella dove abito, e dove non esiste nessuna
attività manifatturiera degna di questo nome,
è normale vederne passeggiare a
frotte. Sembra tutto normale anzi , pare che il benessere sia tanto palpabile
da fare arrivare frotte di lavoratori stranieri interessati a prendervi parte.
Eppure siamo in crisi, lo capisci dagli sguardi ,dai discorsi che si fanno
dentro i negozi, dal fatto che questi non sono più sempre pieni come una volta.
Il governo poi continua a dire che abbiamo i conti disastrati e che non solo è
necessario aumentare la tassazione su chi è già abbondantemente tassato, ma nel
contempo bisogna tagliargli anche i servizi, come quelli sanitari,
allontanargli il giorno in cui può percepire la pensione, aumentare le tariffe
energetiche, i pedaggi autostradali e i costi dei servizi pubblici come treni
autobus etc...E poi dulcis in fondo non basta che calino i redditi delle fasce
più basse ma è necessario eliminare i diritti di chi ha sulle spalle tutta
l'impalcatura dello stato, cioè sempre i soliti noti , tutti coloro che per
vivere fanno un lavoro che sia un servizio o che si lavori nel ciclo
produttivo. Il livello di tassazione reale ormai sfiora il 60% del reddito
percepito, e tutti questi sacrifici li facciamo non già per avere un futuro
migliore, non per avere dei sevizi pubblici già abbondantemente strapagati e non
percepiti, ma per salvare l’EURO.
Morire per l’Euro .
Ma cosa è dunque l’Euro?
Perché i nostri governanti hanno deciso di sacrificarvi tutta la nazione?
Intanto va detto che si tratta di una moneta e quindi di un mezzo, e non di un
fine, utile a quantificare il valore delle merci e dei servizi, e tramite di
esso ad effettuare gli scambi commerciali. Oggi il mondo sta conoscendo la sua
più grande crisi del sistema finanziario mai vista, e ovviamente nella bufera
più totale si trova proprio questa strana creatura chiamata Euro , una moneta unica di alcuni dei
più importanti paesi Europei ,ma non la moneta di questi paesi intesa come la rappresentanza
economica e sociale dei popoli che la
usano. Per la sua esistenza esistono esclusivamente degli stringenti accordi
economico commerciali, e non accordi di tipo politico tra i popoli a cui è
stata di fatto imposta. Di fatto è una moneta privata , che rappresenta le
élite finanziarie delle nazioni sottoscriventi
, ma non i loro popoli e quindi non gli interessi generali di questi.
Quando le economie andavano
bene e il credito veniva fatto circolare a piene mani a nessuno importava
quello che realmente fosse questa moneta, ma adesso che l’aria è decisamente
cambiata importa eccome. Adesso è arrivato il momento di domandarci se vale la
pena sacrificare il tutto per mantenerne l’esistenza, o forse non sia il caso
di rinunciarci ,tornando ad usare un mezzo più idoneo ai nostri bisogni
economici. Dopo il fallimento di questo modello finanziario capitalista è
necessario riappropriarci di un sistema di emissione monetaria che rappresenti
gli interessi economici generali e non quella di una stretta minoranza . Questo
può avvenire essenzialmente in due modi:
O tornando alle divise
nazionali , nazionalizzando gran parte delle banche esistenti (già
abbondantemente salvate con i sacrifici dei cittadini) , ridando il potere
economico ai rispettivi governi , oppure mantenendo l’Euro , come moneta di una
Europa politicamente unificata , nazionalizzando gran parte del sistema
bancario sotto un governo unico Europeo sempre espressione degli interessi
generali di tutti i popoli che vi aderiscono .
Un fatto è certo, per quanto
questa agonia possa essere lunga , se
non si prenderanno le giuste decisioni avverrà la cosa più naturale del mondo
“questa moneta così come è adesso si sfascerà da sola” . Quando la
sostenibilità della sua esistenza diverrà così gravosa da costituire un
ostacolo alla normale conduzione economica dei paesi aderenti , verrà
abbandonata , semplicemente perché sarà impossibile da usare. E’ come se un
lavoratore che percepisse un reddito di 20.000 euro l’anno volesse usare quotidianamente
una moderna macchia sportiva come la Ferrari , di fatto solo per la normale
manutenzione dovrebbe spendere metà del suo reddito, per non parlare della
assicurazione, del bollo di circolazione, e del carburante . Purtroppo presto
scoprirà che non è l’auto che lui può
permettersi e dovrà rinunciarci, per una banalissima utilitaria , con la quale
però gli è possibile spostarsi.
Ora la crisi in Italia è
figlia principalmente di una grande crisi finanziaria mondiale, e in
particolare di quella Europea. E’ vero , ci sono anche delle ragioni
strutturali interne al nostro paese, che comunque a prescindere sarebbe bene
sanare, ma in questo momento non sono le ragioni principali del nostro rapido
declino, le quali dipendono dal sistema finanziario a cui siamo incatenati. E’ come se una persona che
ha qualche problema di salute, come cura gli venisse imposto di vivere alle
intemperie , con pochi vestiti , e una alimentazione scarsa e precaria,
sottraendogli anche le medicine per le cure. Sicuramente il risultato sarebbe
il rapido peggioramento della sua salute , fino alla sua fine prematura.
E’ esattamente quello che sta
accadendo adesso a noi con le cure di questo governo tecnico , spocchioso,
arrogante, che sotto il continuo ricatto dei mercati sta effettuando delle
manovre economiche disastrose. La legittimazione gli viene mutuata dai partiti
che a colpi di fiducia votano i suoi provvedimenti . I quali si sono spogliati
delle responsabilità politiche proprie delegando ad uno estraneo la sovranità
che esercitavano in nome e per conto dei propri elettori. Che non si illudano!
Tutto questo per loro avrà un prezzo altissimo in termini elettorali , non sarà
possibile andare dai propri elettori senza le solite trite promesse
clientelari, e se lo faranno non verranno più creduti. Ormai si sono giocati la
loro credibilità , dovrebbero ammettere di aver sbagliato completamente
strategia politica, e quindi appena al governo disfare quello che hanno appena
compiuto. Inoltre sotto il ricatto del mercato hanno rinunciato alla
prerogativa di essere loro stessi in prima linea a governare nella difficoltà ,
e questo li squalifica automaticamente ad un ruolo di guida politica realmente
credibile , è nelle difficoltà che si apprezzano le capacità reali di chiunque,
compreso dei partiti politici .
Per finire…..
Il punto è ancora lo stesso: l’occidente si vanta giustamente delle sue
istituzioni democratiche e liberali, che gli hanno consentito per un lungo
cammino nella storia della specie umana di detenere il primato sociale
economico e culturale su tutto il mondo, oggi tutto questo di fronte alle nuove
sfide che lo stesso occidente ha determinato con la globalizzazione esigono
nuove risposte . Perché la democrazia e il primato degli interessi generali
tornino al centro della scena è necessario riappropriarci di una corretta
informazione soprattutto nel campo economico, e non come accade adesso che i
mass-media sono divenuti lo strumento principale con cui le élite finanziarie
controllano il pensiero dell’opinione pubblica, fino a divenire vera e propria
stampa occulta che preserva gli interessi particolari di questa élite . A
proposito ecco cosa pensava un noto dittatore della propaganda :
La propaganda non
deve servire la verità,
specialmente perché questa potrebbe favorire l'avversario.
specialmente perché questa potrebbe favorire l'avversario.
Adolf Hitler
Tutti i giornali e le testate
televisive per una ragione o per un’altra (tranne qualche rara eccezione) sono
al sevizio di grandi interessi capitalisti e finanziari , e siccome il popolo
oggi sono i loro avversari , e soprattutto le mucche da mungere è necessario
occultare ed edulcorare attentamente le verità (a loro favore ovviamente )
economiche scomode, in modo tale da ottenere arrendevolezza e auto oppressione
da parte delle persone . In un futuro
prossimo quando la consapevolezza si farà strada nelle menti del cittadino ,
perché sarà fatalmente inevitabile che accadrà, in quanto la nuova realtà
costringerà anche le più stagionate teste di legno a una nuova e più realistica rilettura dei fatti ,
dovremo tornare a riconsiderare le istanze sociali comuni, dovremo ricercare un
nuovo equilibrio tra individualismo e le esigenze collettive, per farla breve
dovremo marciare uniti ponendoci scopi e fini comuni, dell’interesse generale,
ovvero…. una nuova coscienza sociale.
Antonino Costa.