mercoledì 26 ottobre 2011

Due Mondi.




Di Antonino Costa 27 ottobre 2011


Si potrebbe scrivere un racconto di fantascienza con un titolo simile, invece voglio parlare di due mondi che nonostante coesistono sullo stesso pianeta, e ognuno dei due sa dell’esistenza dell’altro, parlano lingue diverse. Questi due mondi probabilmente dovranno incontrarsi e convivere, ma attualmente risultano essere ancora distanti.

Le comunità umane da quando hanno avuto una qualche forma di organizzazione collettiva, hanno attuato una divisione di classe al loro interno. Sono sempre esistite le differenze sociali basate su ricchezza, su cultura, l’appartenenza o meno ai gruppi dominanti , alle caste sacerdotali o aristocratiche, ai gruppi di lavoratori più umili come a quelli con compiti più raffinati , e via dicendo. La loro esistenza non è mai stata una novità , e nel corso della storia si sono verificate spesso violente lotte tra i vari gruppi sociali.

Oggi possiamo annoverare una nuova classe di cittadini: coloro che hanno avuto la possibilità e la costanza di informarsi e formarsi tramite i Blog e i social network su Internet. Queste persone stanno formando un nuovo gruppo sociale basato sulla conoscenza , e sulla consapevolezza di quello che è realmente il mondo oggi. Si scambiano informazioni alla velocità di un click di mouse , esattamente come la finanza sposta enormi capitali da una parte all’altra del mondo. Oggi queste persone fanno la differenza rispetto a tutti gli altri, anche a quelli dotati di multi laurea o con vari master . In genere le persone che non si sono avvalse delle libere informazioni , hanno una profonda formazione nozionistica specifica, si sono formate con piani di studio elaborate dal sistema dominante , che li hanno resi macchine perfette per gestire il sistema esistente. Quello che loro manca è la capacità critica , la possibilità di vedere le cose con uno sguardo nuovo e meno condizionato da ciò che hanno metabolizzato durante i loro anni di studi. Per non parlare poi di coloro a cui hanno distillato le informazioni esclusivamente dalle TV e dai mass media oggi sul mercato. A queste persone mancano informazioni importanti , che nel corso della propria vita hanno semplicemente dato per scontato, anzi , proprio perché facciamo parte di sistemi con regimi democratici, queste informazioni sono state ritenute superflue. Indagare su come funziona realmente il nostro sistema monetario e finanziario, o come fa la finanza senza produrre nessuna merce ad arricchirsi così tanto , sottraendo risorse a tutto il sistema , quale è divenuto oggi il vero ruolo della politica e quali sono gli interessi che difende , e soprattutto di chi?

Un tempo ero convinto che la società occidentale dopo tutte le conquiste sociali ed economiche che non con poca fatica si era conquistata, compreso il diritto fondamentale allo studio da parte delle classi meno ambienti , si fosse resa immune dallo scivolare nuovamente in nuove guerre di classe , dovute appunto all’ingiustizia sociale , a seguito di una redistribuzione del reddito ingiusta e dannosa. Oggi, di fronte a questa crisi mondiale , e in particolare del mondo occidentale che ha avuto le migliori conquiste sociali possibili , e la più alta redistribuzione del reddito del globo , mi sono dovuto ricredere.

Il potere dei Mass-media.

La parola chiave da tenere a mente è “Mercato”, ossia anche l’informazione risponde al requisito che debba servire al mercato e al capitalismo. Un tempo si riteneva e non a torto che l’informazione fosse il cane da guardia delle democrazie occidentali, vero quando hai un’informazione realmente libera , e che risponde agli interessi generali di una comunità, ma nell’era del neoliberismo questo compito gli è stato sottratto. Fino agli anni ottanta dell’altro secolo effettivamente svolse spesso questo ruolo, ma successivamente ed attualmente si è messa al servizio della finanza i dei grandi interessi economici. Ovviamente non intendo fare di ogni erba un fascio, ci sono anche giornali che tentano di fare il proprio mestiere, ma sono delle esigue minoranze. La questione è semplice la stragrande maggioranza delle testate giornalistiche sia della carta stampata che televisiva , oggi è di proprietà di banche e del grande capitalismo in genere. Pensare che l’informazione possa essere libera in un contesto simile è da folli.

Quale è il punto? Per il mondo “Blog” leggere i giornali della carta stampata è divenuto un esercizio inutile , in quanto non ci sono notizie utili, anzi spesso viene un motto di rabbia nel vedere a quale punto è arrivata l’informazione. I talk show e i telegiornali televisivi generalisti poi sono arrivati a un tale livello di insulsaggine , che sconsiglierei proprio a chiunque di perdere tempo a guardarli . Ovviamente anche in questo campo ci sono delle eccellenze come alcune trasmissioni di inchiesta giornalistica coraggiosa, seppur sempre attenti a non eccedere troppo. L’informazione è divenuta un prodotto fabbricato dai capitalisti neoliberali , per essere al loro servizio. La manipolazione delle notizie appare così evidente a chi si è orientato sull’informazione libera che non si dovrebbe perdere neppure tempo a controbatterla .Per esempio sulla manifestazione degli indignati svoltasi in tutto il mondo il 15 ottobre 2011 , in cui ci sono stati scontri di piazza deprecabili, ma da cui in maniera netta il corteo ha preso le distanze, in TV passano soltanto gli scontri . E giù intere trasmissioni sui provvedimenti che bisognerà prendere per evitare di fare svolgere altre manifestazioni che siano pacifiche o meno. Delle ragioni di chi oggi si indigna per il modo con cui questi politici ci hanno trascinato in questa crisi , nulla! Si è rovesciato il paradigma; per cui i mass media oggi sono divenuti il cane da guardia del neocapitalismo dalla popolazione , che se capisse fino in fondo la truffa politico finanziaria che c’è dietro questa crisi , credo che vedremo manifestazioni di ben altro genere.

Tutto il denaro che viene speso per pubblicità e gadget vari, (si calcola almeno 1000 miliardi di dollari l’anno) deve in qualche modo fruttare. Sottraendo l’informazione al suo ruolo naturale , e ponendola al servizio di quel un per cento della popolazione più ricca , non si dà modo alla stragrande maggioranza di potersi informare acriticamente . Le democrazie si trasformano in simulacri di se stesse , le oligarchie prendono il sopravvento, ed ecco ,la fine naturale della democrazia. I mercati manipolati sempre dagli stessi interessi finanziari , dettano le loro condizioni ad intere nazioni, imponendo le loro politiche indipendentemente dal colore dei governi locali. Così possiamo assistere a governi socialisti come in Spagna o peggio in Grecia, piegarsi ai voleri e capricci del mercato e di organismi estranei al rapporto elettorato-governo che dovrebbe rappresentali. Siamo addirittura ai paradossi: il governo socialista spagnolo che adotta misure di austerity imposte da BCE e FMI di stampo neoliberale , costretto a dimettersi successivamente perché in palese contraddizione con la natura stessa del proprio pensiero politico, che dovrebbe rifarsi a idee e visioni di tipo socialista. Nella prossima tornata elettorale che ruolo potrà mai rivestire la compagine di sinistra in Spagna? Se andrà all’opposizione come è prevedibile , come potrà opporsi alle ricette neoliberali da lei stessa precedentemente adottate? Si tratta di una cocente sconfitta politica delle sinistre occidentali prima ancora che elettorali. Anche in Italia a parti rovesciate ,quando si andrà a votare con tutta probabilità ci sarà il maggiore partito della sinistra italiana nel prossimo governo , e che farà , se proseguirà sulla stessa linea tracciata dal centro destra? Se proseguirà con le stesse politiche di austerity contro la classe media e medio bassa? Allora comincerà ad essere evidente anche con questa informazione manipolata quale è il punto della situazione: Una destra che si è incaricata di svendere lo stato con le comunità incluse, e una sinistra che nel tentativo di scimmiottare le stesse politiche neoliberali diventa “L’utile servo del padrone”. (Vedi Grecia)

L’antidoto.

Quale soluzione ci resta a questa dissoluzione della società così come la conosciamo noi? Non è facile rispondere , non esistono ricette precotte e la storia dovrà essere riscritta nuovamente con la lotta di tutta la popolazione , per evitare di essere risucchiati in una nuova era medievale, fatta di barbarie e di grandi e inutili sofferenze imposte a larghi strati della popolazione. Oggi fortunatamente si è formato questo nuovo mondo sociale di Internauti , che ha la possibilità di fare la differenza . Attraverso la comprensione di tutti quei meccanismi finanziari, politici, culturali, ed economici, c’è la possibilità di controbilanciare l’attuale sistema di potere dominante. La formazione di una nuova coscienza collettiva mondiale sarà la risposta a questa globalizzazione spietata e senza regole, che mette lavoratori di tutto il mondo gli uni contro gli altri. Attualmente i veri nemici degli stati sovrani sono la grande finanza con le loro banche, e i grandi gruppi multinazionali, e una classe di capitalisti finti che hanno a cuore soltanto i loro smisurati profitti, nonché il mantenimento e l’accrescimento del loro potere su quel 99% del resto del pianeta.

Da oggi comincia un cammino per informare e formare una nuova coscienza sociale ed economica a quel mondo che ancora non riesce a capire, proprio perché mancante di informazioni libere da condizionamenti. Questa crisi se non altro apre la possibilità per nuovi scenari, e a una nuova consapevolezza che sino ad oggi è mancata. Non rinnego la democrazia ,che per quanto imperfetta è l’unico modo per poter partecipare alla conduzione della cosa pubblica, ma chiedo che questa sia vera democrazia partecipativa, anche quando è praticata con sistemi rappresentativi come è adesso . Alla politica diciamo basta con la sudditanza da altri poteri, che torni a rispondere a quel popolo da cui è eletta , e che ha il dovere di rappresentare. Che si ponga in umile ascolto, e non sia in imbarazzo davanti a giovani blogger che sanno rispondere puntualmente su questioni anche molto complesse, sapendo indicare soluzioni a problemi creati proprio dall’assenza di politica seria . Capisco che serpeggi la paura tra le fila dei partiti di essere scavalcati da questo mondo Internauta, che spesso viene definito vuoto e populista, ma se non saranno in grato di fornire soluzioni a qualcuno i cittadini dovranno pure rivolgersi. Se non otterranno risposte verranno scavalcati proprio da coloro che adesso stanno civilmente chiedendo a gran voce alla politica di ascoltarli e di farsi carico delle loro richieste. La soluzione non è certo quella di rifugiarsi nella vuota retorica, annunciando misure come quelle Greche , che sappiamo già dove ci porteranno. I bla bla bla… Non servono più! Si è già creata una spaccatura tra questi due mondi, che dovrà necessariamente e per il bene di tutti convergere in un unico e nuovo mondo con interessi comuni, altrimenti le conseguenze potrebbero essere nefaste per tutti . L’antidoto pacifico consiste proprio nel dispiegamento di sapere e informazioni che possiamo mettere in campo, in fondo quello che viene richiesto alla politica è di prendere coscienza di quello che è divenuto il mondo improvvisamente con la globalizzazione , di acquisire quella competenza che oggi ancora manca nell’affrontare i problemi economici e finanziari, di ritrovare nuovi valori al nostro vivere comune, non più basati soltanto sul profitto esasperato e sulla devastazione spesso inutile dell’ambiente. Oggi la richiesta è di una nuova giustizia sociale, e una redistribuzione della ricchezza più giusta, insomma vogliamo immaginarci un futuro possibile, e, non sterili e inutili sacrifici, come quello di onorare il debito pubblico artificialmente gonfiato , e divenuto non più solvibile per un sistema finanziario capriccioso e parassita. Non è possibile aver salvato le banche con i soldi dei cittadini che si sono dovuti indebitare, e poi dover fallire ,perché il sistema bancario ci ripresta quegli stessi soldi a un congruo interesse. Ormai sarebbe tempo di ristrutturare tutti i debiti Europei , altrimenti il fallimento trascinerà anche lo stesso sistema finanziario nel baratro. Dopo tre secoli di questo tipo di economia e di egemonia del sistema Anglo-Americano, è ora di cambiare strada, quella vecchia ormai la conosciamo , e sappiamo perfettamente dove conduce, soprattutto adesso che il mondo ha raggiunto la ragguardevole cifra di 7 miliardi di esseri umani, dobbiamo trovare un nuovo modello di sviluppo meno barbaro ed aggressivo , altrimenti come disse A. Einstein l’ultima guerra torneremo a farla con archi e frecce.


  1. Costa.