martedì 5 febbraio 2013

False Flag




Ovvero: come ti assoggetto la democrazia e i cittadini con l’uso  controllato dell’informazione ufficiale.

“False flag” Termine generico con cui si identificano operazioni di depistaggio , e , cioè,  consiste nell’attuare una strategia sotto falsa bandiera , in modo tale da infiltrarsi tra le file nemiche e compiere azioni di sabotaggio . Nel campo militare aeronautico con questo termine vengono identificare tutte quelle contromisure atte a depistare i missili di offesa che vengono lanciati dall’aereo aggressore contro l’aereo bersaglio ; per esempio i razzetti che vengono rilasciati dall’aereo bersaglio per depistare il missile in arrivo a guida di calore , che in
questo modo colpirà la contromisura ed  eviterà l’abbattimento del bersaglio . Durante le guerre era uso infiltrare navi con bandiera falsa in mezzo a un convoglio nemico, per  spiare o compiere azioni di sabotaggio. Questo termine indica anche azioni di infiltrazione e  spionaggio messe in atto dalle varie agenzie di intelligence  nazionali , o anche operazioni di depistaggio atte a confondere per esempio l’opinione pubblica, facendo ricadere le colpe (per es. di un attentato terroristico) su un gruppo o una nazione che non ha compiuto materialmente quel dato attentato ma che si vuole screditare per  legittimare azioni di rappresaglia nei suoi confronti , o azioni di vera e propria guerra .  Gruppi di potere interni alle democrazie liberali hanno la necessità di agire in questo modo per salvaguardare interessi personali e di gruppo ; attraverso l’informazione asservita manipolano l’opinione pubblica  costringendo intere nazioni a mobilitare uomini e mezzi per  muovere guerre che con gli interessi nazionali non hanno reale attinenza , come per esempio la guerra contro l’Irak o l’Afganistan  tuttora in corso . L’informazione in questo senso è divenuta l’utile strumento per piegare gli interessi nazionali a servire quelli particolari dei gruppi di potere.
Quello che sta avvenendo nell’attuale crisi economica mondiale  , e che il capitalismo neo-liberale  ha fortemente contribuito a determinare , è stato reso possibile grazie anche ad una strategia di “false flag”  messa in atto dall’informazione ufficiale.  Queste azioni di depistaggio sono  architettate ad arte dal sistema capital finanziario .  Con questo sistema e stato possibile svuotare nel tempo il potere reale di indirizzo e di gestione  detenuto dalla politica  , fino a demolire le sovranità nazionali,  assoggettando i popoli ad assecondare interessi non propri , come la globalizzazione oppure gli assurdi trattati europei , che hanno reso l’Europa terra di scorrerie finanziarie e di liberalizzazioni di comodo. In questo modo l’élite finanziaria globale è stata  in grado di protrarre nel tempo il sistema economico attuale che li vede in forte vantaggio sulla stragrande massa popolare e sulla economia reale ,  da cui gli deriva un enorme privilegio in termini economici ,politici e sociale , e senza dover lavorare . Con il tempo la classe politica è stata soppiantata, e sostituita in particolare in tutti quei ruoli di gestione e di indirizzo economico da veri e propri banchieri , o uomini vicini all’élite finanziaria.  Questo consente all’un per cento della popolazione mondiale di possedere il 98% della ricchezza totale prodotta dal pianeta Terra, un ottimo risultato non c’è che dire! (Su 7,5 miliardi di abitanti i ricchi  e straricchi sono circa 100 milioni , quindi poco più dell’un per cento) . Il guaio è che il sistema economico e sociale in questo modo è destinato ad deteriorarsi irrimediabilmente, avvitandosi in una crisi sistemica dagli esisti  imprevedibili.  Con questa infiltrazione ad opera del sistema capital finanziario ,risulta praticamente impossibile riformare il sistema finanziario stesso, il quale anche dopo la conclamazione ufficiale della crisi sistemica partita palesemente nel 2008 , non ha subito nessun limite operativo, invece ha continuato e continua tuttora nelle sue scorribande ,avvalendosi della complicità della politica, composta come si è visto, da uomini conniventi con il sistema da loro controllato.

Come ti controllo una nazione all’insaputa degli abitanti.
I pilastri su cui si regge una democrazia liberale sono:
  1. Possedere innanzi tutto una costituzione che preveda i diritti fondamentali dei cittadini ,un parlamento rappresentativo della popolazione che lo esprime e dei loro legittimi interessi, e la possibilità di compiere il rito delle elezioni a suffragio universale per consentire a tutti di poter partecipare alla gestione degli interessi nazionali e dei propri.
  2. Possedere la titolarità della stampa della moneta, che sia espressione degli interessi nazionali, e che ne rappresenti il titolo di valore con cui avvengono gli scambi commerciali all’interno del territorio nazionale e all’esterno di esso.
  3. Possedere robuste istituzioni statali, tali da garantirne la reale fruibilità e la possibilità di partecipare alla gestione della cosa pubblica   da parte di tutti i soggetti  .
  4. Possedere un sistema giuridico che ponga tutti i cittadini  uguali di fronte alla legge .Consentire l’accesso e la fruibilità del sistema giuridico a tutti i cittadini , e contemporaneamente garantire l’indipendenza del sistema giudicante da quello legislativo.
  5. Possedere, al fine di poter garantire la trasparente conduzione della democrazia nazionale una indipendente ed efficace informazione giornalistica ufficiale, tale da garantire una pluralistica e libera informazione atta a informare ed a formare i cittadini sui fatti importanti che condizionano la loro vita, e la vita stessa della democrazia.

Ovviamente ho semplificato al massimo, ma non è il compito che mi prefiggo in questo articolo parlare diffusamente di tutte le articolazioni che costituiscono una democrazia,  piuttosto preferirei concentrarmi su alcuni punti centrali della questione , di cui uno dei pilastri fondamentali che consentono la regolare vita delle democrazie è costituito appunto dall’informazione.
Una cosa che gli uomini sanno da sempre perché innato nel loro DNA è che senza il consenso generalizzato non è possibile governare nessun tipo di società umana ,fosse anche soltanto un villaggio di poche anime. Qualora i governati subissero  oppressione da parte di chi li governa , e contemporaneamente  dovessero capire chi e cosa li sta manipolando ed opprimendo, allora i governanti perderebbero stima, rispetto, e i loro privilegi verrebbero messi in discussione.  
La speranza dei dittatori di sempre è quella di mantenere   la  maggioranza popolare nell’ignoranza e nella indigenza , affinché i pochi possano sfruttare a loro piacimento i molti, e questo può essere facilitato dalla diffusa ignoranza e inconsapevolezza delle masse circa il proprio destino e i propri diritti. Questa condizione determina la possibilità che dittature di vario colore e genere possano opprimere le società non solo con l’uso della violenza, ma anche mantenendo la popolazione nell’indigenza e nell’ignoranza. Per quanto riguarda le attuali democrazie occidentali di stampo liberale ,dove il grado di istruzione della popolazione è elevato ,l’uso della violenza come mezzo di oppressione risulta fra i meno efficaci, e pertanto si deve ricorrere a mezzi più sofisticati e subdoli, come il controllo della informazione ufficiale. Mantenendo l’informazione sotto stretto controllo ed evitando di fare pubblicare le notizie più scottanti ,in particolar modo per ciò che concerne le questioni di carattere economico e finanziario ,è possibile assoggettare la popolazione ,facendogli percepire una realtà difforme dal reale . Le notizie giornalistiche spessissimo hanno il compito di depistare l’opinione pubblica ,distraendola con fatti di secondaria importanza , guardandosi bene dall’informare su tutti quegli argomenti che hanno reale rilevanza nella nostra vita.
L’adozione poi nei paesi occidentali del pensiero unico che è sia teoria economica che fondamento politico, e cioè del neo-liberismo ,ha determinato come conseguenza in primis che tutta l’informazione ufficiale sia finita nelle mani di chi ha il potere economico, e cioè, i grandi gruppi industriale e soprattutto il sistema finanziario globale. Oggi , le testate a tiratura nazionale sono tutte indirettamente o direttamente collegabili al sistemi bancario e assicurativo , o a multinazionali ,le quali comunque alla fine hanno al loro interno gruppi finanziari di controllo. Credo che gli editori puri siano una razza in estinzione, e qualora fossero presenti devono stare molto attenti a non essere presi di mira dal sistema capital finanziario dominante. Non voglio  annoiare con lunghi elenchi di proprietà editoriali , e chi lo volesse  può benissimo compiere una ricerca nella rete e fare gli opportuni collegamenti.     Tanto per fare un esempio : Itedi Italiana Edizioni spa 
(Gruppo Fiat spa al 100%)  La Stampa - Specchio della Stampa.  
Il Sole 24 ore - Confindustria
(Gruppo guidato da Confindustria e Il Sole 24ore spa) Il Sole 24 ore – AgriSole ,e tanti altri sono riconducibili a gruppi politici o imprenditoriali politici come il gruppo di S. Berlusconi.
Ricordiamoci poi che in Italia la stragrande maggioranza della carta stampata ufficiale gode del contributo statale ,e pertanto anziché essere garanzia di pluralità questo sistema è diventato nel tempo sudditanza verso i partiti presenti in parlamento. Il fatto poi che i partiti attuali siano collusi con il sistema finanziario , non è una novità per chi spazia nel Web , e di conseguenza i denari dei cittadini vengono spesi per avere questo tipo di informazione .
Tranne qualche eccezione tutte le testate giornalistiche finiscono per fare parte integrante del sistema ; e del sistema sono divenute il megafono utile per il controllo dell’opinione pubblica corrente  ,  mettono in atto  vere e proprie strategie di disinformazione e di distrazione di massa dai problemi reali più scottanti come quelli politici ed economici, evitando per esempio di promuovere una seria discussione  circa il ruolo dell’Euro e del suo assetto attuale,  del governo Europeo nella crisi sistemica attuale e, la globalizzazione , e tutti gli scandali finanziari ,che vengono scoperti molto tempo dopo che sono avvenuti e i danni sono ormai in stato avanzato ,in definitiva proteggono dai cittadini  chi detiene il reale potere nella nostra società. In questo modo risulta difficile attribuire alla élite dominante la responsabilità sociale e le conseguenze dell’attuale crisi economica. In questo modo possono continuare a manovrare e ad operare indisturbati nell’ombra,  arricchendosi a spese della collettività intera.  L’informazione ufficiale a causa della comunanza di interessi comuni dei padroni delle testate giornalistiche ,sono divenute un corpo uniforme che non difendono più gli interessi generali della società ma viceversa difendono l’élite dominante dalla società ,sono divenute un fattore di criticità piuttosto che una soluzione delle attuali democrazie . Non penso ad un complotto classico , ma a una semplice comunanza di interessi che porta l’informazione a diventare disinformazione utile a coprire verità scomode per le élite . Mi vengono in mente per esempio i talk show televisivi politici ,dove raramente si ascoltano discussioni sul merito dei problemi e delle loro possibili soluzioni ,piuttosto si assiste ad una baraonda di voci sovrapposte su questioni del tutto marginali ed estranee ai veri interessi della collettività generale. Ma anche le testate giornalistiche recitano il medesimo copione, riempiono paginate di giornale con fatti e antefatti che spesso assomigliano alle cronache di un racconto (noioso) d’appendice. Addirittura alcuni sono smaccatamente di parte ,altri  hanno al loro interno articoli d’economia addirittura ridicoli , che raccontano una realtà inesistente per la maggior parte dei cittadini loro lettori. In questi anni che hanno preceduto  l’attuale crisi sistemica il giochino ha funzionato in automatico, poi è arrivata la rete e successivamente si è presentata la crisi economica, e, adesso anche i più creduloni cominciano a sospettare che qualcosa non va con l’informazione ufficiale. I lavoratori fanno fatica a capire del perché devono morire di fame a causa delle tasse ,che hanno amplificato la loro crisi e peggiorato diritti e redditi , per salvare banche e un sistema finanziario da casinò. (vedi per es. caso M.P.S.) Il blocco dell’ informazione ufficiale  ,attualmente non ha gli anticorpi per ridare credibilità a se stessa , è difficile scorgere una voce dissonante dal coro ,è difficile avere un altro punto di vista , e soprattutto è quasi impossibile nei giusti tempi avere notizie che possano creare nel cittadino una consapevolezza reale del mondo circostante. In questa spirale negativa si è inserita un’altra realtà : La rete , Internet.
Per chi volesse un saggio sulle conseguenze dell’informazione libera sul sistema di potere mondiale  può leggere il seguente articolo : http://www.disinformazione.it/brzezinski_alllarme.htm ,dove viene messo in evidenza che l’informazione libera potrebbe divenire un ostacolo ai piani di espansione mondiale dell’élite dominante . 
La Rete
La possibilità di attingere informazioni libere oggi è offerta dalla rete, unico luogo difficile da controllare anche per forze potenti come sono le attuali élite finanziarie . Questo sta creando un corto circuito nell’establishment mondialista ,che si è trovata a confrontarsi con una realtà eterea e difficile da manipolare. Una delle ragioni è sicuramente il ruolo antagonista che gioca la rete attualmente, e poi chi scrive e veicola informazioni spesso lo fa senza la certezza di un tornaconto  economico. La pluralità delle voci è talmente ampia e tutti possono accedervi , che le notizie per certi versi si controllano in automatico, in questo luogo tutto è più verificabile, dal momento che tutti possono accedervi.
La rete non è comunque il luogo  perfetto che potrebbe apparire ad un primo impatto, intanto perché le  notizie sono moltissime  ,ed è necessario avere  molta pazienza e tempo prima che si riesca a selezionare quelle utili, ma nel contempo la rete si autotutela dalle notizie artefatte proprio perché l’ampia pluralità rende difficoltosissimo la veicolazione di notizie totalmente fale e incontrollate.   La rete è oggi la nostra unica speranza per emanciparci da questa assurda classe dirigente , è la rete che rende possibile il formarsi di opinioni rivoluzionarie , così come dalla rete per esempio hanno preso l’avvio le primavere arabe del nord Africa ,oppure i comitati indignati che protestano contro la finanza speculativa e affamatrice.  E’ dalla rete che è stato possibile introdurre anche se ancora in circoli ristretti (ma che si stanno ampliando) argomenti come la stampa e la proprietà del denaro, il signoraggio bancario , la globalizzazione , la questione Europa e dell’Euro per noi Europei . E’ dalla rete per esempio che già nel 2012 si sapeva dello scandalo M.P.S. ,mentre i giornali hanno cominciato a menzionare la notizia soltanto a fine gennaio 2013 , è dalla rete che è possibile avere notizie e riflessioni sul sud America ,sulla Grecia e dell’assurda cura Europea di stampo Germanica che ha messo in ginocchio l’intera popolazione Greca con misure di deflazione monetaria ,e la stessa cosa sta avvenendo a tutti i paesi del sud Europa compresa l’Italia . E’ dalla rete che è venuta l’unica vera novità politica delle prossime elezioni ,il movimento 5 stelle . In ogni caso non bisogna mai abbassare la guardia e vigilare affinché la Rete resti quel luogo libero e incontrollabile da parte delle solite élite , unico contraltare e fabbrica di anticorpi delle democrazie che resta all’umanità. E se una vera rivoluzione sarà possibile verrà dalla rete ,potrà essere orizzontale e senza un vero gruppo di potere o un capo individuabile e ricattabile, ma frutto di una consapevolezza diffusa , e della richiesta di democrazia diretta e senza intermediazione , insomma sarà una nuova era …..ma ancora c’è molta strada da fare.


Antonino Costa.                                                                     5 febbraio 2013






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