Quello che è
successo negli ultimi venti anni in Italia , ma anche in tanti altri paesi
Europei ,ha dello stupefacente , senza
accorgerci di nulla ci siamo trovati
all’improvviso privatizzati da una finanza arrogante e fraudolenta. Il gioco è
così semplice nella sua essenza che ci si stenta a credere, ed infatti ai più
sembra inverosimile . Il fatto che ad oggi pur in presenza di una crisi
finanziaria che è sicuramente la più grave che il mondo abbia mai visto non si
riesca a porre alcun argine all’ sistema finanziario-capitalista è la prova
provata di come stanno realmente le cose e chi detta le condizioni attualmente.
In questo
momento storico la politica nostrana anziché porre freno al dilagare dei
disastri creati dalla finanza , preferisce affondare la nave che li sta trasportando , facendosi
imporre dalla solita lobby finanziaria e per mano dei paesi nord Europei in particolare dalla Germania, una disastrosa
politica di Austerity , con conseguente adozione di una stretta finanziaria a
scapito dell’economia reale, anziché agire sulla cause .
Quando si
perseguono politiche deflattive come sta avvenendo adesso ,la storia insegna che
alla fine all’uscita del tunnel ci aspetta un sistema dittatoriale, e non come
dice il nostro insigne attuale primo ministro : la luce. M.Monti oltretutto è già una faccia di questa
dittatura, e lui stesso non fa nulla per
nasconderlo, quando dichiara che con le prossime elezioni non ci sarà nessuna vera
novità ,perché il nostro paese è incapace di qualsiasi rigurgito di orgoglio e
di indipendenza , e men che mai di un qualche tipo di atto rivoluzionario. In altre occasioni solenni ha pure dichiarato
in modo del tutto esplicito che l’attuale crisi economica in alcune fasi è
pilotata per costringere i popoli europei a cedere la loro sovranità a
strutture terze. Non importa quale sarà il colore del prossimo governo o chi
sarà il primo ministro, perché le politiche economiche sono già state decise e
dettate da altri, e cioè dal F.M.I (cioè i banchieri) la BCE , e l’UE, e quindi
la strada è tracciata, e chiunque
governi dovrà semplicemente come un buon amministratore burocrate adeguarsi ad
essa. Questa situazione sta togliendo fiato a tutti noi , che cominciamo a
domandarci perché fare le elezioni politiche quando chiunque governi in realtà
,più che governare in nome e per conto del popolo e di un programma elettorale,
ci sta amministrando per conto di altri, e cioè ci sta asservendo ad altri
poteri???
Una
dimostrazione di quanto affermo viene fornita da ciò che sta succedendo nei vari
paesi europei, a cominciare dagli enti
locali di Italia , Spagna , Grecia ., e cioè i soliti PIIGS , ma non è detto
che presto il resto dell’Europa non si troverà sulla stessa linea di fuoco.
Sull’onda di una presunta autonomia locale, si è dato ai comuni ,provincie e
regioni la facoltà di spendere e di indebitarsi con il sistema finanziario e
bancario in nome e per conto dei
cittadini che i politici dicono di rappresentare. Il sistema finanziario che è
di fatto tutto privato compresa la banca d’Italia e la BCE, ha approfittato a
man bassa di questa situazione , favorendo senza vincolo alcuno l’
indebitamento dei cittadini direttamente verso il sistema finanziario privato ,
con la scusa di dover continuare a finanziare i servizi essenziali, i comuni e
gli altri enti, spinti dal bisogno, e guidati dall’ incoscienza, hanno acceso
mutui bancari con coperture assicurative, e strumenti finanziari strutturati come
CDO, CDS e altri derivati finanziari, e quanto altro la fantasia creativa del
sistema finanziario ha potuto inventare ,tutto questo nonostante l’altissima
tassazione a cui i cittadini sono sottoposti, per cui già quei servizi
sarebbero dovuti essere ampiamente ripagati . In Italia poi la nostra classe politica
provvista di un robusto appetito, per mezzo di una corruzione diffusa ha
peggiorato enormemente la situazione, e inoltre si è astenuta attentamente dal vigilare (per manifesta incapacità) su
ciò che stava succedendo sotto i loro occhi e con la loro complicità. Il danno
peggiore non è stata la corruzione in sé che per quanto deprecabile e penalmente
perseguibile da sola non sarebbe riuscita a tanto, ma il fatto di aver lasciato
alla finanza libero arbitrio di poter compiere impunemente tutte le scorribande
che gradivano ,hanno permesso loro nell’arco di pochi anni di divenire i veri
padroni dei nostri beni comuni. La desolante fotografia che si dispiega ai
nostri occhi sono un infinità di enti locali sull’orlo del fallimento
finanziario, e almeno trentotto comuni già di fatto falliti. La città di
Alessandria per esempio ha un buco comunale di almeno 100 milioni di euro , si
dice che la regione Piemonte ne abbia 10 miliardi di euro, e l’elenco sarebbe
ancora lungo, ma ognuno attraverso una ricerca personale può scoprire il resto. Come
sempre il punto politico è quello che ci interessa di più , e la domanda
che mi viene spontanea è : ma se i cittadini di quel dato comune provincia o
regione non potranno ripagare il debito (come sta accadendo) la banca che
farà?? Bè visto come stanno attualmente le cose si comporterà nello stesso modo
in cui si comporterebbe con un singolo individuo che ha un mutuo immobiliare, gli pignora la
casa ed i beni . Ed ecco che di fatto i beni di quel ente comune provincia o regione
che sia, diventano di proprietà del sistema finanziario, sottraendone la legittima
proprietà ai cittadini. Quindi scuole,
ospedali , strade , acquedotti, terreni e perfino i cimiteri ,e, tutto quello che di fatto è l’essenza del
vivere in comune, diviene di proprietà privata di terzi. Bisogna ammettere che
si tratta di un ottimo stratagemma per spogliare dei beni comuni la collettività ,ponendoli
nelle sapienti mani della solita élite bancaria, e con la complicità della
politica stessa, e aggiungo io …..senza tirare fuori realmente denaro, di
quello ne hanno quanto ne vogliono e… gratis, per giunta. Oggi la vendita degli
ultimi gioielli di stato è una realtà, e difatti pezzi di Fimeccanica, Eni, e
perfino monumenti secondari comunque patrimonio di tutti i cittadini stanno per
passare di mano, caserme dismesse ,ospedali abbandonati che sono costati fior
di tasse ai cittadini e qualsiasi manufatto che può essere sottratto alla
collettività verrà regalato ai soliti noti.
La proprietà della moneta.
Il quarto potere di una nazione a prescindere dal regime politico
con cui è governata, è senza dubbio la facoltà di stampare moneta e la
proprietà della stessa. Attualmente in Europa questo servizio è totalmente
privatizzato, cioè gli stati per poter finanziare le loro attività anche le più
elementari anziché stamparsi in proprio il denaro occorrente, devono prenderlo
dai mercati privati , ai tassi di interesse decisi da loro stessi ,e, nella
quantità programmata dai medesimi. Questo fatto da solo azzoppa uno stato, che
non è più in grado di programmare le proprie politiche economiche, perché di
fatto questa decisione è stata appaltata ad un sistema terzo, che decide sulle
politiche economiche senza averne la titolarità ,in quanto mai eletti da
nessuno ,e, che ha attualmente come unico obbiettivo il proprio profitto e l’allargamento
della propria sfera di influenza sull’intera collettività nazionale. Bene,
tutto questo di fatto è già in atto ,e la crisi che si dispiega ai nostri occhi
ne è la prova più evidente. Questo da solo sarebbe già in grado di spiegare il perché
la nostra intera collettività sta subendo una privatizzazione coatta da parte
di forze terze, se il denaro che usiamo viene emesso da enti privati , saranno
loro a decidere come e quando e a quali condizioni lo puoi spendere ,e quanto
ne puoi avere ,e col tempo visto che il
sistema è di fatto “truffaldino” si è determinata la condizione che stiamo
vivendo noi oggi , la proprietà di tutti i beni comuni e la gran parte dei beni
posseduti dalla collettività in special modo dalla classe media e medio bassa
passerà di mano in capo a pochi straricchi.
La visione ideologica che sottostà a questa mostruosa privatizzazione
delle nostre vite si chiama “Neo-Liberismo” di cui ho già parlato ampiamente in
altri miei scritti. Il difetto di gran parte delle ideologie è che volendo
piegare la realtà alla loro visione finiscono per essere irrealistiche ,perché non
tengono conto del oggettività e della flessibilità della realtà stessa. Il
neo-liberismo, che è divenuto anche una teoria economica, con la scusa
affascinante di volere liberare la società dalla presenza invadente della politica
,si auto legittima con la pretesa che la
sua adozione determina anche un maggior benessere economico per tutti ,finendo nei fatti per realizzare il suo
contrario. In questo è esattamente uguale all’ideologia Comunista , nella parte
dove ci si immagina di poter fare a meno dello stato come ente regolatore degli
interessi generali . La prima ha già (dopo aver fatto i suoi danni) passato la
mano , ora tocca alla seconda e cioè al neo-liberismo (non senza prima aver
fatto i suoi danni e arrecato una buona dose di sofferenze) . La mia personale
speranza è che possano salvarsi tutte quelle parti che vanno nel senso di una
maggior democrazia e partecipazione, e che vengano abbandonate quelle forme di
pensiero neo-liberale che invece vanno
nel senso opposto. Faccio una grandissima fatica ad immaginare un mondo dove un
centinaio di milioni di cittadini si appropriano di tutto (il famoso un per
cento dei più ricchi),lasciando il restante 7,4 miliardi (attualmente) ,in
miseria , senza dignità e senza speranza alcuna. Faccio anche un enorme fatica
a pensare che questi se ne stiano buoni a subire , senza accennare ad una minima reazione.
Capisco anche che l’attuale élite
capital finanziaria aspirerebbe a mantenere il più a lungo possibile il sistema
in vigore che li vede superfavoriti, ma
forse dovrebbero rendersi conto che non conviene neanche a loro che questo
avvenga. Ritrovarsi circondati da orde di disperati a cui è divenuto evidente e
manifesta la realtà circostante , perché la vivono sulla propria pelle e sono
in grado di verificarla nonostante i mass media addomesticati, non favorirà
affatto il loro mantenimento al potere. Il mondo è divenuto un luogo unico e
piccolo ,e sarà sempre più difficile trovare un posto dove continuare l’esercizio
del potere come quello attualmente in vigore, soprattutto con il ruolo dell’informazione
libera che diverrà sempre meno
controllabile .
Antonino Costa
10 novembre 2012
E' la nostra battaglia comune, CONTRO IL NEO-LIBERISMO, CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE E PER IL RIPRISTINO DI TUTTE LE SOVRANITA' COMPRESA LA MONETARIA.
RispondiEliminaVIVA L'ITALIA!
penso di concordare praticamente su tutto...personalmente mi sto trasformando in una specie di rappresentante porta a porta della realtà..quella che non compare sui giornali, così facendo scopro che effettivamente già solo l'informare i cittadini di come stiano le cose è impresa titanica...per fare di più che si fa? Un movimento? Delle manifestazioni? Tutto quel che servirà a farci cadere in piedi penso che sia da appoggiare
RispondiEliminaCERCO NEL MIO PICCOLO DI INFORMARE DI INCURIOSIRE ED ATTIRARE L'ATTENZIONE SU CERTI ASPETTI E CERTE VERITA' MA MI RENDO CONTO CHE INTERESSA A POCHI.VOGLIO FARE DI PIù ,COME FARE PER SCUOTERE LE COSCENZE DEL POPOLO?
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