sabato 20 agosto 2011

La crisi ,L’ideologia Neoliberale e le sue contraddizioni.






La crisi e i tempi che stiamo vivendo in questo presente, non potrebbero essere compresi appieno se non analizzassimo il quadro di pensiero sociale politico ed economico dentro il quale questa crisi si è evoluta.

In un libro che ebbi modo di leggere tanti anni fa intitolato “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” scritto da Robert Pirsig negli anni settanta , e che ancora oggi è oggetto di dibattito e discussione, trovai una definizione particolarmente adatta su ciò che si può intendere per Ideale. L’ideale è qualcosa a cui tendere senza peraltro raggiungere mai. Che differenza c’è tra un cavallo ideale e uno reale? Quello ideale può essere immaginato come una statua di bronzo o di marmo, che puoi guardare quando vuoi , ma che non necessita di particolari cure ed attenzioni . Mentre un cavallo reale è un essere vivente vero , che ha bisogno di cure e di cibo, e con cui si stabilisce un rapporto di reciproco scambio . Il cavallo reale è qualcosa di concreto , vive di vita propria, mentre quello su un basamento pur essendo solido ne è soltanto una raffigurazione, incapace di propria evoluzione .

Allo stesso modo l'ideologia che viene fabbricata dagli uomini,spesso è soltanto un simulacro della realtà vera, mutevole e sempre in continua trasformazione.

Il quadro di idee a cui piegare la realtà nella stragrande maggioranza dei casi si dimostra fallace, se applicate senza le dovute cautele e flessibilità. Con il tempo procura notevole sofferenza umana , inoltre così come per il cavallo ideale che non è vivo, diventa irrealistico pretendere che la mutevole realtà della materia fisica viva si possa piegare a una idea per quanto affascinante e seducente sia.


Le ideologie in genere vengono elaborate , da pensatori e studiosi per poterle poi applicare al funzionamento delle società umane, con lo scopo di dirigerne i comportamenti e le finalità in direzioni prefissate.

Uno degli scopi è quello di armonizzarne il funzionamento e la convivenza sociale ,

stabilire quali debbano essere le priorità, e in quale direzione debba avvenire lo sviluppo sociale , culturale ed economico.

Sin da quando l'uomo imparò ad usare la parola scritta si è esercitato ad elaborare il quadro di idee in cui indirizzare la convivenza umana. Ma nella maggioranza dei casi il quadro di pensiero che viene elaborato serve per giustificare e legittimare l'oppressione delle classi più agiate sui meno ambienti .

In questo quadro si inseriscono anche le religioni, le quali assumono veste ideologica , quando sconfinando nella politica pretendono di regolare tutto il quadro dei comportamenti umani,(Teocrazia).


L'ideologia oggi dominante è il Neoliberismo o Neoliberalimo oppure Neomonetarismo.

In questo articolo mi prefiggo di analizzare i precetti e i corollari di tale ideologia, che è sia ideologia politica che teoria economica, mettendone in evidenza la natura le finalità e le contraddizioni, che oggi più che mai appaiono in tutta evidenza.


L’ideologia Neoliberale sin dai primi postulati , appare come il tentativo di manipolare la realtà ,forzando la natura umana ad assecondare i suoi istinti peggiori,

premiando gli individui senza scrupoli ad appropriarsi dei beni altrui, attraverso un piano truffaldino ben congegnato e studiato nei minimi particolari, che legittima di fatto tale furto.

*Il neoliberismo si presenta come una teoria economica oltre che come una ideologia politica, secondo la quale le politiche economiche debbono fondarsi su un paio di assiomi e sulla credenza in tre processi perfetti. Gli assiomi stabiliscono che lo sviluppo continuativo del PIL per almeno 2-3 punti l’anno è indispensabile anche alle società che hanno raggiunto un soddisfacente stato di benessere , al solo scopo di continuare ad assicurarselo. A tale scopo è necessario un proporzionale aumento annuo dei consumi, ottenuto producendo bisogni per mezzo di merci e comunicazioni di massa.

I tre processi la cui esistenza e i benefici effetti non ammettono discussione si possono così riassumere:

1) I mercati sono perfettamente capaci di autoregolarsi.

2) Il capitale affluisce senza fallo né ritardo dove la sua utilità risulta massima.

3) I rischi quali che siano: di insolvenza, di caduta dei prezzi, di variazione dei tassi di interesse etc.. sono integralmente calcolabili , per cui a ciascun livello di essi corrisponde un giusto prezzo dell’entità di riferimento. Nessuna delle smentite che periodicamente la realtà si è incaricata di fornire è mai pervenuta ad intaccare minimamente le suddette credenze fra i fautori del neoliberismo.

Non solo: in ripetuti casi che vanno dalle recessioni degli anni 30 alla crisi in atto , il neoliberismo è riuscito nel capolavoro di preservare i disastri economici che le politiche da esso suggerite avevano combinato quasi fossero l’effetto di politiche Keynesiane inefficienti. Di qui le sue pressanti raccomandazioni di liberalizzare ulteriormente i mercati, i movimenti di capitale e la gestione dei rischi.#(da *a# tratto dal libro di Luciano Gallino “ Finazcapitalismo)

Inoltre il neoliberismo si incarica anche di stabilire automaticamente quale debba essere il tasso di disoccupazione più consono al benessere generale. Stabilisce che anche il lavoro debba essere considerato una merce , così come le persone e i propri valori , le sofferenze e le miserie.

Il mondo ormai è intriso di questa ideologia tanto che si è determinata un’unica civiltà mondo, ormai incapace di trovare in sé gli anticorpi necessari per uscire da questo imbroglio. Le scuole , le università sfornano professori di economia che non fanno altro, anche in presenza di una realtà che gli smentisce continuamente di spingere ad applicare questa ricetta economica in tutti i campi.

I politici di destra e soprattutto di sinistra continuano ad annunciare sempre e solamente le stesse formule economiche, anche in presenza di disastri creati proprio dall’introduzione massiccia di economia neoliberista.


Si dice che Dio quando ti vuole punire spesso lo fa permettendo la realizzazione dei tuoi desideri. Bene oggi si è realizzato il sogno dei Neoliberisti, vedere applicate dovunque le loro formule e teorie economiche. Il risultato …Fate voi .


La politica che dichiara la propria impotenza a gestire questa ultima crisi mondiale, è la dimostrazione provata che questa teoria economica non funziona, o meglio funziona soltanto all’interno di un sentiero molto stretto, uscito dal quale diventa ingovernabile, così come un’automobile che se prende una piccola sbandata la riporti in carreggiata , diventa ingovernabile se sbanda oltre un certo limite, e finisce inevitabilmente contro un ostacolo o altro.

Oggi siamo in pieno marasma economico ,(l’automobile è finita contro un muro) e all’orizzonte si profilano veri e propri disastri sociali. Le ricette economiche che i nostri politici hanno in mente di applicare sono quelle che dettano i mercati finanziari, e cioè: ridurre drasticamente lo stato sociale delle nazione attraverso massicce riduzioni di spese statali, privatizzare tutti i servizi pubblici e gli annessi beni pubblici. A nessuno viene in mente di regolare la finanza per esempio reintroducendo lo standard Glass-Steagall che separa le banche commerciali da quelled’affari.Un sistema finanziario da rifondare attraverso una primaria riorganizzazione fallimentare ordinata, un nuovo ordine monetario internazionale a cambi fissi, , la fondazione di sistemi nazionali sovrani di credito, ed il lancio di linee di credito nazionali a basso tasso d'interesse e lunga scadenza, per progetti infrastrutturali ed industriali ad alto tasso tecnologico-scientifico, che fungano da volano per il rilancio dell'intera economia globale. La rivisitazione e riformulazione dell’attuale globalizzazione su nuove basi , che consentano alle nazioni di avere uno sviluppo ordinato e compatibile con le risorse di questo pianeta.


Oggi le multinazionali, i grandi fondi sovrani e speculativi , dettano ai politici l’agenda economica da seguire, minando così le fondamenta da cui deriva la loro tessa ricchezza. Il neoliberismo per poter funzionare deve creare un illusione o meglio una visione che quel tipo di teoria economica renda la maggioranza della popolazione più ricca e agiata. In definitiva il noliberismo ha bisogno per la propria legittimazione del consenso ordinato e volontario della comunità a cui è destinata.

Oggi che il pianeta è tutto orientato su questa teoria economica, essa mostra tutti i suoi limiti, e nonostante le evidenti dimostrazioni di crisi irreversibile del sistema , si vuole ostinatamente e caparbiamente applicare quelle formule economiche.

Il neoliberismo se applicato alla lettera difatti chiede alla politica di farsi da parte ,

di annullare se stessa , di privatizzare tutto (ovviamente a prezzi stracciati) e di limitare il proprio ruolo a semplice spettatore , o meglio a servitore fedele dell’oligarchia capitalista a cui il potere è stato consegnato spontaneamente e prontamente.

Tutto questo è già avvenuto, oggi la BCE detta legge ai governi ad essa assoggettati,

i politici hanno perso la loro autonomia, hanno pure smesso di fare promesse elettorali, e in questo momento hanno dichiarato la loro resa insieme alla loro insipienza e incapacità evidente nel dare risposte politiche ai propri elettori.

La cosa sta diventando di una evidenza tale , che molti cominciano ad intravedere il disegno che vi è celato. Tutti i governi occidentali sono in evidente affanno ,e, questo succede indipendentemente dal loro presunto colore politico, destra o sinistra è indifferente quando , non c’è differenza nella formulazione della ricetta economica.

La sinistra Greca è in affanno così come la destra Inglese, la sinistra Spagnola così come la destra Italiana o quella Francese , oppure la destra ultra neoliberista Irlandese,che ha portato il proprio paese in austerity nonostante l’ingente iniezione di neoliberismo, la destra Portoghese e il centro destra Tedesco, per non parlare della nazione leader per eccellenza gli Stati Uniti d’America con il democratico Obama, costretto a mettere insieme tagli al Wellfare per soddisfare gli ultra appetiti dell’1 per cento più ricco della popolazione Americana, che ovviamente è a capo delle grandi speculazioni finanziarie oggi in atto.

Il neoliberismo chiede agli stati in nome di una presunta fede di una crescita infinita di sciogliersi, di liquefarsi e di consegnarsi mani e piedi alla tutela di questa oligarchia mondiale globalista , di eliminare diritti del mondo del lavoro , in nome di una capacità produttiva spinta e di una competitività sempre più elevata fatta a spese di un altro lavoratore , magari nella fabbrica accanto alla propria, senza che peraltro egli ne possa beneficiare in alcuno modo. Sarà soltanto il capitalista a beneficiare del plusvalore prodotto dal lavoratore, che poi verrà investito nella finanza, producendo altri danni al sistema del lavoro, pretendendo di guadagnare denaro con altro denaro.


Il piano neoliberista sta funzionando così bene , anzi troppo bene , ha vinto no meglio ha stravinto, sbaragliando tutti gli avversari , costringendoli ad una rovinosa ritirata.

Oggi il neoliberismo non ha più avversari capaci per poterlo contenere ,(sarebbe dovuta essere la così detta sinistra socialista) così come un fiume impetuoso che esce dai propri argini a seguito di piogge eccessive (introduzione di massicce dosi di neoliberismo) travolge tutto e tutti compreso gli stessi fautori di questa ideologia politica.

La coesione sociale che in occidente ha garantito ai capitalisti di diventare quello che sono oggi, e sulle cui solide fondamenta sono cresciute le ricchezze che oggi posseggono, si sta rapidamente sfaldando.

I politici fantoccio delegati ad ingannare sistematicamente i propri elettori nazionali, mostrano ormai il loro vero volto ; il rè è diventato nudo, e proprio nel momento del suo massimo splendore diviene visibile.

Tutta la politica che da adesso vedremo mettere in atto non farà che accelerare questo processo involutivo, non è pensabile pensare di salvare il sistema finanziario a spese delle famiglie e dei consumatori ,se non si salvano anche le famiglie. In questo modello economico se non c’è consumo crescente , anche se sei in presenza di immensa liquidità sei costretto ad arrenderti, se non hai un mercato di sbocco non puoi vendere i tuoi prodotti , anche quando sono tanti e a basso prezzo. Non puoi immolarti a un economia imperniata esclusivamente sull’export ; se distruggi l’economia del tuo vicino lui inizialmente può soltanto indebitarsi per continuare a consumare quello che gli dai a credito, ma quando il debito diventerà impagabile lui fallirà e trascinerà nel fallimento anche il te.

Cosi oggi la Cina pur essendo diventata la fabbrica del mondo è legata a filo doppio ai mercati di sbocco occidentali. L’occidente d'altronde ha svuotato la propria economia delocalizzandola ed è diventato puro consumatore , senza più in grado di mantenere un equilibrio tra i propri debiti e i crediti. I cinesi e i paesi emergenti in generale si sono riempiti di titoli di debito statale dei paesi occidentali, i quali non avendo più un’economia in grado di garantire la piena occupazione , per continuare a dare l’illusione di normalità ha concesso ai propri cittadini di continuare a consumare con una economia basata sul debito sia privato che statale, alimentando così una finanza che dagli anni ottanta ad oggi vale circa quattro volte il PIL mondiale, divenendo di fatto una finanza fantasma. Il debito è stato comprato dai grandi paesi produttori i quali così hanno permesso all’occidente di continuare a consumare , e a loro stessi di crescere a ritmi molto elevati . Fintanto che tutto questo è rimasto all’interno del suo stretto sentiero ha funzionato, quando gli squilibri creati con questa globalizzazione teoretica e squilibrata sono diventati percepibili il sistema non ha retto più.


Il neoliberalismo incorpora anche una teoria inversa dei beni comuni: di qualsiasi bene e servizio la collettività abbiano bisogno ai fini della loro convivenza e protezione sociale, detta teoria afferma con perentoria sicurezza , è più efficiente dunque necessario produrla con mezzi privati.

Questa parte è indirizzata in particolare modo a coloro che volendo darsi alla politica, prendano nota qualora intendano applicare le teorie economiche neoliberali, che ciò che detta teoria chiede ad essi è di farsi letteralmente da parte, e consegnare le chiavi della comunità in mano ad un gruppo di capitalisti privati, i quali gestiranno per proprio conto ciò che è un bene comune, ragione per cui i politici vengono eletti e delegati a gestire per nome e per conto della collettività, esautorando di fatto il ruolo che dovrebbe essere proprio della politica: gestire come da delega elettorale ciò che appartiene a tutta la collettività.

Oggi siamo in presenza di una dittatura dei mercati e della finanza, che impongono ormai forzandole politiche economiche neolinerali agli stati di tutto il mondo, sottraendo enormi quantità di plusvalore dal mondo del lavoro , e dai lavoratori in generale che hanno visto negli ultimi anni abbassare i loro redditi a spese della finanza. Questo plusvalore viene sottratto dal circolo di produzione e consegnato nelle mani di pochi, che vedono di fatto aumentare in modo abnorme il proprio reddito. Costringono così ad un abbassamento dei consumi la stragrande maggioranza della classe media e medio bassa , là dove il neoliberimo contraddicendosi avrebbe richiesto un aumento dei consumi per permettere al PIL di crescere.


La cosa che appare poco evidente ma è di enorme importanza è che infine l’ideologia neoliberale con riconosce, né ha di fatto alcun confine. La collettività si atomizza, divenendo composta da individui che si estraniano dal contesto, convinti da questa ideologia-credo che non esistano più limiti alla loro libertà d’azione e alla possibilità di arricchirsi. Il tipo di personalità che né deriva è una sorta di superman insofferente dei limiti della realtà, che la convivenza sociale inevitabilmente impone.

Ciò porta l’individuo a credere di non avere più istanze sociali, auto confinandolo all’interno di ristretti confini individuali, mentre si scatena una guerra di classe cruenta nei propri confronti , senza che lui sia in grado di reagire, magari organizzando un’adeguata resistenza.

le istanze sociale vengono relegate a piccoli gruppi isolati che stentano a fare sentire la propria voce, in quanto i mass-media sono saldamente nelle mani dei capitalisti neolib.


Sia chiaro , il neoliberismo non è e non deve essere un alibi per coloro che oggi si servono di questo strumento per fini propri, ma deve essere visto come il piano che viene utilizzato per raggiungere lo scopo voluto : ricchezza per pochissimi(in relazione alla popolazione mondiale) e miseria sfruttamento e sottomissione per tutti gli altri.

Se il comunismo era lo strumento ideologico per consentire ad un gruppo di potere di sottomettere gli altri attraverso una dittatura del proletariato, e di fatto a favore di un ristretto gruppo di potere che concentra in sé le sorti di grandi nazioni, il neoliberismo attraverso un processo inverso là dove viene applicato in modo efficace, come nel contesto in cui stiamo vivendo porta a conseguenze simili. Sottomissione di intere collettività da parte di un ristretto gruppo di neocapitalisti senza scrupoli .

Imbarbarimento della vita democratica , impossibilità da parte dei rappresentanti democraticamente eletti di esercitare tale delega, e relativa trasformazione degli stessi in funzionari al servizio del capitale.

Irrilevanza del politico in quanto non più detentore della funzione di indirizzo politico e amministratore di beni e servizi pubblici. Scollamento della coesione sociale in quanto la stessa non si riconosce più attorno a valori e beni comuni. Se il comunismo voleva il potere affermando la centralità della politica il neoliberismo vuole affermare il suo potere e la sottomissione sociale attraverso l’eliminazione dell’azione politica, con la sostituzione di monopoli privati e centro di comando capitalistici.


In Italia è stata introdotta una manovra economica che chiede proprio alle classi più ambienti di farsi carico della crisi economico e finanziaria in atto, scatenata proprio da quel gruppo di finanzcapitalisti neoliberisti. La formula è ormai arcinota, un mix di privatizzazioni di beni e servizi pubblici, riduzione di stipendi aumento delle tasse , riduzioni di servizi alle fasce più deboli , aumento dell’ età pensionabile, riduzione di diritti ai lavoratori, insomma il classico imbarbarimento della vita sociale delle fasce di popolazione che da sempre pagano. Una parte di questa manovra è chiaramente ideologica, perché non si capisce bene come è possibile stimolare la crescita minacciando costantemente la vita dei lavoratori dipendenti rendendoli sempre più precari e ricattabili. Non si capisce neanche come è stato possibile divenire nel secolo scorso una delle più importanti potenze del pianeta visto che i lavoratori erano più tutelati di adesso e godevano di maggiori diritti. A onor del vero non avrebbe potuto essere , visto che la crescita del PIL si ottiene secondo i neoliberal riducendo la stragrande parte della popolazione in regime di semi schiavitù , e aumentando i privilegi e le tutele per i capitalisti (come se non fossero già abbastanza tutelati) .

Il messaggio che vogliono fare passare è il seguente: c’è la crisi , ci siamo indebitati troppo e la speculazione finanziaria si è scatenata perché voi lavoratori avete troppe tutele, pretendete di andare anche in pensione , e di avere servizi pubblici e tutele sociali . Tutto questo costa! Siete stati voi a causare questa crisi , quindi ora è giusto che la paghiate .



Per finire:


Personalmente pur avendo qualche idea di come si possa uscire da questo colossale imbroglio, non vedo i governi andare in quella direzione pertanto una cosa è certa: il mondo in cui siamo vissuti fino a poco tempo fà sta per cessare di esistere. Intendiamoci si tratta di un cambiamento radicale sia nei nostri costumi che stili di vita, non tutto sarà necessariamente negativo, ma la maggior parte inciderà sui nostri attuali stili di vita. Si tratta di una decrescita forzata, in cui il PIL (dato tanto caro ai Neoliberal) non potrà che contrarsi. Questo forzerà lo stato ad indebitarsi sempre di più visto che le entrate fiscali in presenza di una contrazione economica diminuiscono(contraddicendo empiricamente l'ideologia neolibera) si innescherà come si dice in gergo una serie di azioni che moltiplicheranno la crisi in atto . Le azioni che i governi stanno intraprendendo uccideranno ciò che resta della nostra economia(vedi pareggio di bilancio in costituzione) , i nostri politici occidentali dovranno governare senza più la crescita. L'ideologia neoliberal in fondo funziona bene soltanto in regime di vacche grasse ,quando quelle vacche diventano magre perché ormai spremute non ha più soluzioni. Le comunità tornano a chiedere l'intervento massiccio della politica a cui prima chiedevano di ritirarsi (vedi new deal di Roosvelt negli anni trenta), e il gioco ricomincia, dietro il cui paravento però ci sono sempre gli stessi attori, con lo stesso copione.




19 agosto 2011



Antonino Costa.





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